Richiedi preventivo Area Agenzie

Palau

Immergersi a Palau è come vivere un sogno! Descrivere a parole le emozioni offerte dal diving in Micronesia non è cosa semplice: la realtà, qui, supera di molto ogni possibile immaginazione.

Palau offre agli amanti delle immersioni subacquee ed agli appassionati dello snorkel attrazioni che non possono essere confrontate con nessun altro luogo al mondo. Sulla superficie Palau è una costellazione di isole coperte da giungle fittissime, che galleggiano sulle verdi acque cristalline dell'Oceano. Sotto la superficie del mare, invece, appare un mondo incredibile, con i suoi fondali tra i più belli ed incontaminati di tutto il Pacifico.

Alla scoperta della Micronesia sommersa: il paradiso del diving

Spettacolari pareti che hanno inizio solo a pochi centimetri sotto la superficie dell'acqua, scendendo per centinaia e centinaia di metri in profondità, offrono ai visitatori emozioni esaltanti. Queste discese verticali, lungo i bordi esterni del reef e delle isole della barriera, sono ricche di ogni forma di vita, come i giganteschi e coloratissimi ventagli di gorgonie che si protendono nel blu, quasi ad imitare i grossi rami di un albero.

I fondali di Palau: tra i più spettacolari siti di immersione al mondo

Mappa località immersioni Micronesia

Palau, per la sua posizione geografica, è caratterizzata da tre correnti che convergono in queste acque, portando una gran varietà di pesci. Squali, barracuda, tonni, mante, aquile di mare tartarughe, piccoli pesci variopinti, aragoste, anemoni, spugne e nudibranchi: a Palau è possibile incontrare tutte le più affascinanti creature marine.

Il bello di questa incredibile destinazione è che le immersioni si possono diversificare, le pareti verticali, infatti, non sono l'unica meraviglia che si nasconde attorno a queste isole. Qui, il subacqueo può immergersi in semplici grotte dove ammirare stalattiti e stalagmiti, ma anche lasciarsi ammaliare da una lunga e buia discesa nei celebri “blue holes”, oppure lasciarsi stregare dal fascino dei ricordi del passato scendendo a esplorare uno dei circa 50 relitti presenti a Palau.

Siete pronti a scoprire panorami sommersi unici al mondo?

Contattateci senza impegno: Originaltour organizzerà il vostro viaggio da sogno in Micronesia!

Diving a Palau: tra laghi salmastri...

Palau ha inoltre un'altra attrattiva peculiare: i laghi salmastri.

Presso le Rocks Island di Palau, ci sono circa 70 laghi salati. Si tratta di veri e propri oceani in miniatura nascosti nel cuore della giungla. Questi laghi sono isolati tra di loro e dall'oceano, quindi in ognuno di essi, nel corso dei millenni, si è creato un ecosistema unico e diverso da quello degli altri laghi, con organismi che differiscono fra loro. Ad esempio, in un lago vive una certa alga ed un tipo di crostaceo, in un altro lago un genere particolare di pesce, in un altro solo meduse e così via. In molti di questi laghi, molte creature marine si sono adatte ad ambienti dove non esistono i loro predatori naturali, come nel caso delle meduse “Mastigias” nel “Jellyfish Lake”, meduse che hanno perso il loro potere urticante.

...Ed avvincenti immersioni in corrente

Palau è il regno delle immersioni in corrente, soprattutto a “Blue Corner”. Niente di cui aver paura, anzi, l'occasione perfetta per vivere un'esperienza straordinaria: infatti, sul pianoro sono poste delle boe, che saranno scelte dalle guide locali, in base alla direzione della corrente, con delle cime dove attaccarsi ed aiutarsi nella discesa. 
Fondamentale è ricordarsi, se richiesto durante il “briefing” che precede ogni immersione, che quando ci si lancia dalla barca bisogna farlo con decisione, a gav sgonfio, erogatore in bocca e senza fermarsi in superficie, immergendosi subito verso il fondo, spingendosi lungo la cima della boa sopraddetta.

Una volta sul fondo, la corrente la corrente non risulta particolarmente intensa e, anzi, potrebbe risultare del tutto assente. Volendo, invece, rimanere fermi “ancorati” sul fondale, in presenza di forte corrente, basterà tirare fuori dalla tasca del gav il “Reef Hook”, una specie di rampino molto utilizzato dai diver del luogo. Questa invenzione dei Palauani altro non è che un uncino d'acciaio munito di una robusta cordicella da tenere tra le mani. Esso può essere fissato al proprio jacket con un moschettone, così da avere le mani mani libere per fotografare o filmare e, allo stesso tempo, rimanere saldamente ancorati al fondale, evitando così di essere trasportati lontano dalla corrente.
In questo tipo d'immersioni sarà utile avere agganciato al gav anche un “marker deco”, il palloncino gonfiabile che aiuta nelle risalite lontane dalla barca e segnala la propria posizione facilitando il recupero a fine immersione.

Diving in Micronesia - la ricca fauna micronesiana

Punti di immersione

Blue Corner

Uno dei più affascinanti luoghi di immersione al mondo, che da solo vale tutto il viaggio.
La corrente dell'oceano, qui, trasporta grandi quantità di microrganismi, base della catena alimentare, spingendoli verso la parete, dove si transformano in nutrimento per tutti i coralli e piccoli pesci di barriera, che, a loro volta, sono il cibo dei grandi pesci. La ricca disponibilità di sostanze nutritive spiega perché in questo luogo lo spettacolo che si presenta agli occhi del sub è veramente unico: dentici tropicali, barracuda e mante, che formano un vero e proprio muro, squali grigi e pinna bianca con al seguito i loro pesci pilota che nuotano intorno indisturbati, ma anche aquile di mare, tonni e pesci napoleone, fino agli squali toro e agli squali martello, avvistati in alcune occasioni. Il subacqueo, tranquillamente ancorato con il suo rampino sul pianoro di madrepore a circa 25 metri di profondità, si limita ad ammirare il continuo passaggio nel blu, da un lato all'altro del reef, di questi veri “signori” del mare.

Blue Holes

Il termine “buchi blu” fornisce già un'idea del tipo d'immersione. Queste cavità naturali permettono di immergersi in un buco tra i coralli, attraversa mirabolanti tunnel subacquei e uscire direttamente nell'oceano.
Iniziando l'immersione, già a pochi metri sotto la superficie dell'acqua, tra i coralli, si trova una grossa apertura che scende come un tunnel in verticale raggiungendo una profondità di circa 20 metri. Come per magia, il panorama muta improvvisamente quando si giunge in una grande caverna: percorrendola, si arrivera infine ad un enorme arco che indicherà la via d'uscita. All'interno di questa grotta, guardando dal basso verso l'alto, in una giornata di sole, è possibile ammirare raggi di luce provenire da alcune piccole cavità situate in alto, sotto la superficie del mare, mentre si è sospesi nel blu, tra le mille bolle degli erogatori. Lo meraviglia di questo magico spettacolo non può che ammalliare i visitatori.
Il suggestivo arco si apre sull'azzurro dell'oceano, esattamente sulla parete di Blue Corner, dove l'immersione prosegue lasciandosi trascinare dalla corrente. Qui la vita è impressionante! Pareti ricoperte di spugne, nudibranchi, gorgonie, e corallo nero, attorno a cui nuota un'infinità di pesci di barriera e, spesso, squali grigi, che riposano su questi fondali.

Chandelier Cave

Chandelier Cave è una grotta stupenda, pur nella sua semplicità.
Il punto di accesso è una grossa volta appena sotto la superficie dell'acqua, a circa 5 metri di profondità. Superata l'entrata, subito ci si trova in un ampio ambiente sommerso che si estende verso il basso per circa 10 metri. Risalendo verso l'alto, quando si vedrà l'acqua sopra la testa incresparsi, si saprà di essere in prossimità di una camera posta a soli 3 metri circa di profondità, dove è possibile togliere l'erogatore e respirare l'aria che, attraverso delle microfessure, riempe l'interno della caverna. Illuminando con la luce della torcia l'ambiente circostante, diventa possibile ammirare i colori delle pareti cristalline e delle stalagmiti che caratterizzano nella prima sala. Spingendosi ancora verso l'interno, si attraversa una strettoia e, quindi, si raggiunge un'altra camera, ancora più incredibile della prima.
Tornando ad immergersi, si scende nella grotta allagata, per imboccare un ulteriore passaggio che porta nella terza camera dove, nuovamente, ci si toglierà l'erogatore e si potrà respirare. Mentre si è circondanti dalle innumerevoli stalagmiti che sorgono nella grotta, il blu dell'ingresso rimane sempre visibile, regalando emozioni difficile da scrivere!

Virgin Blue Hole

Una fantastica immersione in un tunnel che si apre a soli pochi centimetri sotto la superficie dell'acqua, tra le madrepore del reef situato nel mezzo del Ngmelis Reef, il “Blue Corner” e il “New Drop-off”.
Arrivati sul fondo sabbioso, si apre davanti ai propri occhi una grande grotta, con l'uscita sulla parete opposta a circa 30 metri, dove spesso s'incontrano squali pinna bianca che dormono. In alcuni casi, è possibile imbattersi anche in specie più rare, come squali leopardo e squali nutrice. Generalmente, il percorso di immersione prosegue lungo la parete di destra, dove lo spettacolo offerto dalle alcionarie dai mille colori è indimenticabile. Aquile di mare, pesci scorpione, corvine tropicali, nudibranchi e tante altre creature marine completano la lunga serie di soggetti che gli amanti della fotografia possono immortalare nel corso di questa immersione.

Ulong Channel

Un'entusiasmante immersione in corrente, ad ovest di Ulong Island. Il punto di inizio dell'immersione varia a seconda delle maree ed delle correnti. In genere, si imbocca questo canale di sabbia localizzato intorno ai 15 metri per uscire alla fine su di un'incredibile parete verticale, che incontra il fondale sabbioso a circa 40/50 metri: ricca di gorgonie ed alcionarie colorate, la parete è un luogo ideale per le foto, ma anche per osservare gli squali grigi che riposano.
Mentre si è trasportati dalla corrente nel canale, gli incontri sono incredibili: tartarguhe, enormi tridacne, squali pinna bianca in caccia, barracuda e tonni. Il vero spettacolo mozzafiato è dato dalla lunga parete, a sinistra nel canale, ricoperta di coralli duri a foglie, all'interno dei quali una moltitudine di specie di pesci vivono al riparo dai predatori. All'approssimarsi della fine del canale, la corrente aumenta vertiginosamente, rendendo il subacqueo un leggero essere in balia delle forze della natura: una sensazione indimenticabile!

German Channel

All'inizio del Novecento, questo canale veniva utilizzato dalle imbarcazioni tedesche per portare il loro carico di solfati dall'isola di Anguar al porto di Koror. Oggi, il canale è un punto di passaggio per raggiungere il Manta Ray Cleaning Stations, il cappello di un reef largo circa 20 metri, sempre frequentato da mante alla ricerca di placton, che, quasi in una sorta di ballo circolare, attendono che i piccoli pesci pulitori le liberino dai parassiti.
Il fondale del canale è ricco di particolarissimi coralli a foglia ed ospita una notevole concentrazione di pesci, più o meno importante a seconda delle correnti. Sul fondo si può effettuare un'immersione molto bella, nuotando tra tartarughe, squali leopardo e barracuda.

New Drop-off

A Sud di “Blue Corner”, questa immersione inizia con la parete a sinistra. Tra anemoni, coralli morbidi, pesci pagliaccio, pesci fucilieri e pesci farfalla, lo spettacolo che si apre davanti agli occhi dei diver è davvero sensazionale. Guardando nel blu, inoltre, è facile scorgere squali pinna bianca. Scrutando il fondale, invece, è facile scorgere barracuda o pesci napoleone.

Big Drop-off

Una delle più famose immersioni di Palau, e non a caso!
Questa immersione è molto apprezzata anche dagli snorkelisti che qui, anche immergendosi solo di pochi metri, possono ammirare uno spettacolo incredibile. La parete verticale offre un'esplosione di vita unica per forme e colori. Coralli, spugne, alcionari, stelle marine ed una grande quantità di pesci di barriera creano un mosaico spettacolare. Spesso, le tartarughe nuotano leggiadre vicino alla parete, circondati da pesci pappagallo, pesci scorpione, piccoli pesci palla e pesci scatola: un vero sogno per gli amanti della fotografia subacquea.

Jellyfish Lake

Il lago delle meduse non urticanti: ”Jellyfish Lake”, uno dei luoghi più strani e singolari al mondo.
Milioni di anni fa, le meduse sono rimaste bloccate in questo luogo, dopo che lo spostamento del reef ha generato un lago. Con il passare del tempo, grazie ai raggi solari ed ai vapori d'idrogeno che risalivano dal fondo, crebbero fino a diventare le meduse che tutti noi possiamo ammirare oggi, in questo luogo. Adattandosi al nuovo habitat, le meduse hanno perso i loro veleni urticanti, perché non più minacciate dalla presenza dei loro predatori.
Oggi, le acque del Jellyfish Lake permettono di nuotare tra migliaia di meduse di tutte le grandezze in totale sicurezza, anche indossando solo la maschera e le pinne. La sensazione sperimentata è un mix di curiosità e, allo stesso tempo, di timore, perché a tratti sembra di essere circondati da una situazione irreale. Vincere la paura che si prova ad “immergersi” tra milioni di tentacoli non è facile, perché mentre si nuota piano per non arrecare alcun danno al delicato equilibrio di questo ambiente, inconsciamente, si continua a temere un improvviso attacco da parte di queste creature, anche se in realtà non esiste assolutamente alcun pericolo: le meduse, infatti, possono essere accarezzate e prese tra la mani senza provare fastidiosi pruriti.

Diving in Micronesia - Foto subacquea del Jellyfish Lake, Isola di Eil Malk (Mecherchar), Palau

Ngedbus Coral Garden

Un giardino di corallo: è così che si presenta Negedbus Coral Garden, forse la più suggestiva distesa di coralli di Palau.
Per avere una migliore visibilità, è consigliabile effettuare questa immersione con l'alta marea.
Una leggera corrente consente di effettuare l'immersione o con la parete a destra oppure tenendola sulla sinistra. Davanti agli occhi del diver si aprono numerose spaccature nella roccia ricche di pesci di barriera e grandi tridacne. Frequenti anche gli incontri con mante, aquile di mare e tartarughe, nonché con con squali pinna bianca, pesci angelo, pesci coccodrillo, pesci angelo imperatore, pesci palla e piccole cernie tropicali, che comunemente stazionano nell'area. Con un po' di fortuna, è possibile imbattersi anche in barracuda e affascinanti squali leopardo.

Turtle Wall

Schiacciata tra il “Big Drop” ed il “New Drop”, la Turtle Wall è un'altra imperdibile parete tutta da esplorare.
Immergendosi in questo luogo, è possibile osservare le tartarughe nuotare, mangiare e dormire. Sovente, nell'arco di una sola immersione ci si imbatte in più di una ventina delle numerose tartarughe che popolano il reef. Talvolta, le tartarughe si rifugiano in anfratti della roccia e, proprio come se occupassero dei mini appartamenti, lì si “accomodano” per riposare, per la gioia dei subacquei che hanno la possibilità di fotografarle in una situazione di totale tranquillità. Lungo la parete, variopinti coralli dalle mille sfumature si confondono con le tante specie di pesci di barriera creando uno scenario molto suggestivo.

Clam City

A Palau è comune incontrare le tridacne nel corso delle immersioni, ma la zona in assoluto più popolata da questi grandi bivalvi è Clam City. Nella parte interna della laguna, non lontano dalle “70 Isole”, si trova un luogo di immersione stupendo, situato a solo una ventina di metri di profondità.
Il punto di partenza è rappresentato da un pianoro di sabbia bianca, dove a solo circa sei metri si possono già vedere alcune tridacne di dimensioni impressionanti; improvvisamente, il fondale scende verso il basso ripidamente, raggiungendo il luogo dove vivono decine e decine di tridacne, una vicina all'altra, caratterizzati da colori che variano dal verde, al turchese al marrone chiaro, regalando uno spettacolo davvero unico al mondo.

Peleliu Wall

Si tratta di un'immersione adatta a tutti i subacquei. È una parete molto bella che parte da circa sei metri per raggiungere i 30 metri di profondità. Molte delle guide locali non esitano a definirli una delle più belle di Palau, grazie alla sua ricchezza di spugne, coralli duri e alcionarie di tutti i colori. Peleliu Wall è un vera esplosione di vita: stelle marine di vario genere e piccoli pesci di barriera dai mille colori convivono in un ecosistema delicato e straordinario. Con un po' di fortuna, si possono avvistare le tartarughe, mentre sono assicurati gli incontri con gli squali di barriera.

Peleliu Corner

Peleliu Corner, insieme a Pelieu Expressway, è considerata una delle immersioni più impegnative - ma forse tra quelle indimenticabili - di Palau.
Il punto di immersione, situato nella parte esterna del reef di Peleliu, è un luogo accessibile solo a subacquei esperti, perché qui la corrente del mare è veramente forte. Sicuramente, in questa immersione, come in quella di Pelieu Expressway, è imperativo utilizzare il "reef hook" per agevolare la sosta sul pianoro e guardare lo spettacolo che circonda i subacquei, come fossero in un acquario. Assicurato l'emozionante incontro con una moltitudine di squali.

Pelieu Expressway

Un'immersione davvero suggestiva ma riservata ai diver più esperti, a causa della forte corrente che a volte può superare i quattro nodi. Pelieu Expressway si trova presso la parete più meridionale di Palau, in pieno oceano.
Per questa ragione, si consiglia di non allontanarsi dai propri compagni di immersione e di seguire le direttive della guida, poiché in caso di separazione potrebbe essere molto difficile riuscire a riunirsi.
L'immersione ha inizio con la parete a destra, ricca di coralli dai mille colori. Nel corso dell'immersione, si incontrano diverse specie di squali, mentre guardando nel blu è possibile avvistare tonni e tanti altri grandi pelagici. Continuando a scrutare la parete, lasciandosi traposrtare dalla corrente, ci si imbatte in molti pesci pappagallo, piccole cernie e innumerevoli altre specie di barriera.

Relitto sommerso in Micronesia - il celebre aereo Jake Seaplane

I relitti sommersi della Micronesia

Negli anni che precedono e seguono la Seconda Guerra Mondiale, Palau è a lungo sede di un'importante base militare giapponese, trasformandosi in uno dei territori più importanti della Micronesia dal punto di vista militare e strategico.
Con l'operazione denominata “Desecrate I”, in soli due giorni, tra il 30 e il 31 marzo 1944, la Marina Statunitense dà vita ad una battaglia che si conclude con l'affondamento di oltre 60 tra navi ed aerei, sia della flotta nipponica che americana.
I numerosi relitti sono rimasti inesplorati per otre 40 anni, per via di un divieto del governo locale che impediva le immersioni nelle aree degli affondamenti. Da circa 20 anni, invece, è possibile esplorare quelle che vengono considerate vere e proprie tombe di acqua e lamiere, una delle esperienze più entusiasmanti offerte dagli incredibili siti di diving della Micronesia. Immergersi in queste luoghi permette di rivivere le forti emozioni di quella drammatica battaglia.

Iro

Questa nave petroliera giapponese venne affondata il 31 marzo 2014 probabilmente da un sottomarino americano in viaggio dalle Filippine verso Palau.
La nave colò a picco conservando il suo orientamento e, ancora oggi, è in posizione di navigazione, con la prua a circa 20 metri di profondità, mentre la poppa poggia sul fondale intorno ai 40 metri. L'immersione inizia scendendo lungo l'albero posizionato al centro della nave, ricco di coralli incrostati. Ci si sposta quindi a poppa, dove ancora è possibil ammirare la sala macchine e il grande cannone. I sub più esperti, facendo particolare attenzione, possono addirittura introdursi all'interno del relitto da uno degli ampi passaggi presenti e visitare le varie cabine, compreso l'alloggio del comandante ed il suo bagno, ancora completi di vasca e lavandino. Si prosegue la visita del relitto, nuotando verso la prua, dove è situato un altro piccolo cannone.
L'intero relitto è ricoperto di alcionari dai mille colori, madrepore e spugne, grosse ostriche, coralli a frusta e a tubo. Inoltre, la struttura della nave affondata offre un rifugio sicuro a diverse specie marine: dentici tropicali, pesci pipistrello, pesci scatola, pesci angelo, pesci farfallo e, sovente, può capitare di imbattersi in qualche piccola tartaruga.

Jake Seaplane

Idrovolante da ricognizione della Marina giapponese, impiegato come bombardiere o per attacchi “kamikaze”. Il relitto si trova su un fondale madreporico a 13 metri di profondità, a circa un chilometro a nord di Meyens Island.
Quasi integro in tutte le sue parti, ancora oggi il relitto conserva la fusoliera, la cabina del pilota, le ali e persino le eliche: in apparenza, tutto sembra ancora perfettamente funzionante. Come se magicamente il tempo si fosse fermato in questo mondo sommerso, per un attimo si ha quasi l'impressione che l'aereo sia pronto a sollevarsi in volo da un momento all'altro! Attorno al relitto, spiccano tra i grossi coralli a forma di ombrello, parti di radio, bombe ed altri residuati bellici.
Sulle ali è facile scorgere un pesce coccodrillo che, immobile, si mimetizza con le lamiere, trovando riparo tra i coralli, le murene, i polipi, le stelle marine, i piccoli pesci di barriera e i pesci pipistrello che vivono attorno al relitto.
Si tratta di un'immersione affascinante, adatta anche ai sub meno esperti, grazie all'assenza di corrente.

Helmet Wreck

Relitto di una nave da trasporto della lunghezza di 58 metri. La prua è a circa 15 metri mentre la poppa scende a 35 metri di profondità. Rinvenuto solo alla fine degli anni 80, ancora oggi conserva testimonianza del suo carico: fucili, munizioni, maschere antigas, ma anche bottiglie di vino, pentole e contenitori in terracotta per il sakè. Nella grande stiva, invece, si trovano ancora ben conservati tre motori d'aereo. Nuvole di pesci vetro popolano l'interno del relitto, accompagnati da pesci angelo, pesci scorpione, cernie tropicali, pesci farfalla e tanti altri tipi di piccole creature marine che circondano le lamiere della nave, rendendo lo scenario incredibilmente suggestivo.

Amatzu Maru

È il più grande relitto presente in Micronesia, una petroliera appartenente alla flotta della marina giapponese. Oggi, l'esterno della nave è ricoperto da rami di corallo nero e  da una notevole varietà di spugne. Tanti i pesci che vivono attorno all'interno del relitto, che può essere esplorato in tutta sicurezza.

Chuyo Maru

Si tratta del relitto di una grande nave da trasporto dell'esercito giapponese, lunga circa 100 metri, che oggi giace sui fondali ad ovest dell'isola di Malakal. Situata ad una profondità di 35 metri, la nave presenta un ponte ancora quasi del tutto intatto, così come la sala motori e il cannone di poppa. Attorno al relitto, è possibile incontrare molti pesci leone e ammirare spugne incrostanti e grandi conchiglie. La posizione eretta del relitto permette di avventurarsi al suo interno per esplorarne gli ambienti.

Diving in Micronesia con Originaltour

Per conoscere tutte le proposte Originaltour e organizzare un viaggio diving in Micronesia ritagliato sulle vostre esigenze, chiamate subito i nostri uffici al numero +39 06 88643905 o compilate il form in basso: un nostro responsabile progetterà la vacanza che state sognando!

Torna indietro