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Descrizione delle principali località dell'Iran

Teheran è la capitale dell’Iran, situata nel nord del paese, ai piedi dei monti Elburz, dà il nome anche alla provincia di cui è capoluogo  Teheran ospita quasi la metà delle attività industriali del paese, soprattutto legate al settore automobilistico, alle apparecchiature elettriche ed elettroniche, delle armi, del tessile, dello zucchero, del cemento e dei prodotti chimici. La città non dispone di importanti risorse idriche e si trova equidistante da due bacini che raccolgono l’acqua proveniente dalle montagne circostanti. La popolazione della città è cresciuta in modo esponenziale da quando Tehran è diventata capitale nel 1786, questa crescita è dovuta sia al miglioramento delle condizioni di vita sia grazie all’indotto prodotto dall’estrazione del petrolio soprattutto dopo il 1974 quando il prezzo del greggio iniziò a salire vertiginosamente. 
Il centro di Teheran si sviluppa intorno alla piazza Imam Khomeini e allo sterminato Bazaar. La zona intorno al centro è composta principalmente da quartieri popolari, mentre le zone più benestanti si trovano a nord, assieme alla maggior parte delle ambasciate straniere. L’urbanizzazione degli ultimi anni ha portato ad un’espansione incontrollata fino alle pendici dell’Alborz, complice anche la tarda promulgazione di leggi che proteggessero il delicato ecosistema montuoso. Di rilevante importanza è anche la Torre Milad, situata al centro-nord della metropoli, che è tra le più alte torri autoportanti del mondo, ed è parte dello skyline di Teheran. Durante la visita della città avrete modo di ammirare :   il Museo Nazionale Del Gioiello con la sua immensa collezione di gioielli e la famosa corona dell’imperatrice di Persia : Farah Diba,  il palazzo Golestan , conosciuto come  la “ Versailles Iraniana” , il Museo dei tappeti,  Il Bazaar di Teheran , il Museo Nazionale  del ‘ Iran ed il   Museo del Vetro

Persepoli: la città antica che meglio si è conservata in Persia, è senza alcun dubbio la più impressionante di tutte le zone archeologiche dell’Iran per la dimensione e la natura delle sue rovine. La visita di Persepoli è lo scopo primo di tutti i turisti europei. Se la storia e la cultura dell’antica Persia vi interessano, sarà una delle esperienze più belle della vostra vita a patto di avere una buona guida. Persepoli è classificata dall'Unesco. Persepoli fu fondata, nel 518, da Dario il Grande (522-486 a. C.) il nono re della dinastia achemenide (550-330 a.C). Il settimo re di questa dinastia, Crio il grande (550-529 a.C), unificò l’altopiano iraniano e stabili il primo grande impero dell’Iran che ebbe sotto il regno di Dario il suo massimo splendore, estendendosi dalla valle dell’ Indus alla Grecia, dall'Asia centrale all'Africa del nord-est. Persepoli è opera di Dario, di suo figlio Serse (486-465 a.C) e del suo piccolo figlio Artaserse І (465-424 a.C.); gli altri re achemenidi non apportarono che alcune modifiche poco importanti. La parte principale dei lavori di costruzione si divise su un centinaio di anni (la durata del regno di Dario, Serse ed Artaserse), ma la costruzione di Persepoli,infatti non fu mai completata.Gli Achemenidi avevano molte capitali: Susa (la capitale politica ed amministrativa), Hamedan (la sede estiva) e Persepoli (la sede provvisoria di primavera). In verità, costruita per simbolizzare la potenza e la gloria del più vasto impero dell'antichità, Persepoli era destinata soltanto alle feste nazionali della  Persia di cui la più importante era Nouruz, il nuovo anno. In occasione di queste celebrazioni, gli inviati di tutti gli stati sudditi dell'impero achemenide venivano a presentare le loro offerte ai sovrani achemenidi. Secondo tutti gli storici, Persepoli fu incendiata e distrutta, nel 330 a. C. da Alessandro il Grande e non fu mai ricostruita e rioccupata. Le feste fastose che si svolsero nel 1971, erano state organizzate in occasione del 2500° anniversario della monarchia persiana.

Pasargade: fu fondata da Ciro il Grande (550-529 a. C.) il settimo re della dinastia Achemenide (550-330 a.C), la prima capitale dei sovrani achemenidi. Secondo la tradizione, Ciro avrebbe scelto questo posto per costruire la sua capitale perché era il luogo della sua vittoria nel 550 a.C. contro l'ultimo re della dinastia dei Medi (708-550 a.C). Questa battaglia decisiva segnò l'inizio degli anni di conquista che portarono alla formazione dell'impero achemenide. Da quel momento, Pasargade diventò la sede imperiale della dinastia achemenide e vi rimase sotto il regno di Ciro e di suo figlio Cambise II (530-522 a.C). Con la morte di Cambise e l'arrivo al potere nel 522 a.C. di Dario il Grande (522-486 a.C), Pasargade fu relegata in secondo ordine e Persepoli la sostituì, poiché era diventato ovvio che la dinastia sovrana di un impero mondiale doveva essere posta  in un ruolo più grandioso e più ricco di quello che Pasargade poteva offrire. Nonostante questo cambiamento radicale della sua vocazione, Pasargade continuò a prosperare, non soltanto come santuario dedicato al fondatore dell'impero, ma anche come importante centro religioso e militare. Servì anche nelle cerimonie di incoronazione dei re achemenidi. Ciro arrivò ad unificare l’altopiano iraniano e stabilire il primo grande impero dell’Iran che ebbe il suo massimo splendore sotto il regno di Dario, estendendosi della valle dell’Indus alla Grecia, dall'Asia centrale all'Africa del nord-est. Le rovine di Pasargade, meno ben mantenute che quelli di Persepoli, si trovano ad 80 km a nord di Persepoli.

Tabriz: Situata in una valle a picco sul mare nell’apice del Monte Sahand, a 619 km da Teheran è la seconda città più grande del ‘ Iran.  Antica sede di grandi monumenti della storia iraniana, andati poi distrutti.  Nonostante la distruzione, ad oggi potrete ancora ammirare alcuni dei simboli della città , quali: la Piazza Shardari dove si  trova  il Municipio della città, la stazione ferroviaria , il fiume Quri Chai che scorre nel centro della città ed infine uno dei bazaar più antichi del Medio Oriente che si trova sull’antivca via della Seta ed eletto Patrimonio Unesco.

Isfahan detta ”La Firenze dell’Asia” è il capoluogo di una regione dallo stesso nome. Le origini della città rimangono misteriose, ma sembra bene che Isfahan, fin dalla sua comparsa nella storia, abbia posseduto una funzione di centro e di punto di raccolta. E’situata più o meno al centro del paese e deve sempre la sua prosperità alla sua posizione geografica. Emerge soltanto all'inizio del periodo islamico con una precisione soddisfacente e compie, sotto i Safavidi (1501-1722), i suoi più alto grado di fama. Il monumento più vecchio della città è dell'epoca Sassanide (224-642), ma la maggior parte delle vestigie attuali è principalmente opera di Shah Abbas il Grande che riunificò il paese e lo liberò da ogni sovranità straniera. Nel 1598, fece della città la sua capitale e la più bella città del paese, come lo è ancora oggi. I monumenti di Isfahan “città rinascimentale” sono certamente fra i più prestigiosi del mondo islamico. È sotto Shah Abbas che Isfahan prende la forma che conserva in parte ancora oggi, centrata attorno alla piazza Naqshe Jahan (immagine del mondo). Le idee di grandezza e di potenza di Shah Abbas hanno segnato l'epoca più gloriosa della città e del paese dopo l'arrivo dell'islam. Si prova grande piacere a gironzolare nelle vie commerciali, a rilassarsi sul bordo del fiume Zayandeh Rud (il fiume che dà la vita) ed a scambiare opinioni con gli abitanti in una sala da tè. Isfahan si estende lungo il corso del Zayandeh Rud sceso dalle catene dello Zagros. Di fronte a tutte queste meraviglie, si accetta volentieri questo famoso detto che descrive la vera Isfahan dei Safavidi: "Isfahan è la metà del mondo." Nessun dubbio che le miniature,gli splendidi ponti punteggiati delle deliziose sala da tè, gli affreschi splendidi delle residenze reali cosi come le sublimi moschee con le cupole ornate da delicati mosaici blu, vi delizieranno.

Yazd è il capoluogo di una regione dallo stesso nome. È situata tra due deserti: dashte Kavir a nord e dashte Lout ad est. Le sabbie del grande kavir, così totalmente ostile all'uomo, girano vorticosamente su Yazd quando il vento si alza. Yazd è sottomessa al deserto, poiché è posta come un porto sulla riva occidentale di questo mare minerale precedentemente solcato dai convogli delle caravane. Città di pannocchia, colore di terra, senza albero, è Yazd che prende simbolo dello sforzo umano ed è uno dei migliori esempi delle città desertiche. La lotta contro le costrizioni imposte dall'ambiente porta la gente ad usare le tecniche tradizionali dell'architettura nelle costruzioni ad esempio i badgir ed i qanat. Yazd è il polo d'attrazione innegabile dell'Iran centrale. I labirinti delle viuzze della vecchia città ed il colore dorato delle case in terra a calar del sole fanno sognare. Yazd è un centro di produzione tessile ed il mercato delle seterie di lusso. Yazd è rimasta attraverso quattordici secoli di islamizzazione, la capitale di vita zoroastriana in Iran. Vi si trova la più vasta Comunità di zoroastriani dell’Iran. Yazd deve il suo ambiente ridotto a questo miscuglio di vecchia città del deserto e dell’eredità plurireligiosa. La minoranza zoroastriana è disseminata in tutto il paese e mantiene relazioni continuamente con i suoi correligionari dell'India, i Parsi.

Kerman è il capoluogo della regione dallo stesso nome. Il nord-est della regione è formato dal deserto di Lout. Nella regione di Kerman la sopravvivenza dei villaggi e delle città dipende fortemente dai qanat. Tra Kerman e Bam, ci sono decine di qanat che irrigano i palmeti. Non trascurate di visitarne uno. L'estrazione del rame e del ferro ed anche la coltura di pistacchi costituiscono la principale attività economica della regione. Il monumento più vecchio di Kerman è una fortezza Sassanide del 3° secolo, ma la città conobbe la sua modesta prosperità sotto i Safavidi (1501-1722). In quell’epoca, potè mantenere la sua prosperità grazie agli scambi commerciali tra l'India e l'Iran e tra l'Iran orientale ed il Golfo Persico. Gli acquirenti possono trovare begli esemplari di tessuti ricamati (chiamati paté) nel Bazar.In Kerman è presente una piccola comunità zoroastriana.Kerman è il punto di partenza per visitare Bam e Mahan. A 30 km da Kerman, si trova la città di Mahan. Si può fare una sosta per visitare il giardino di Shazdeh ed il mausoleo del derviscio Shah Nematollah Vali. La gente fa pellegrinaggio sulla tomba del derviscio, morto nel 1431,che è stato fondatore dell’ordine dei dervisci al quale si sono affiliati alcuni ordini iraniani attuali.A seguito del terremoto del dicembre 2003, Bam fu in gran parte distrutta. Il sisma fece 30.000 morti e 15.000 feriti su una popolazione di 90.000 anime e la cittadella fu completamente distrutta. Di conseguenza facciamo visitare la cittadella di Rayen situata a 93 km di Kerman. È stata costruita nello stesso stile di quello di Bam ma con dimensioni più modeste. 

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