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Il tour classico dell'Iran in 8 giorni per apprezzare le principali località del paese culla di un'antica civiltà.

Un itinerario per scoprire l'Iran classico, culla di antiche civiltà. Da Teheran a Esfahan fino a Shiraz, e ancora Persepolis con tutto il fascino di splendidi esempi di architettura.

1° giorno: Teheran - Arrivo a Teheran e, dopo aver sbrigato le formalità doganali e ritirato i bagagli, trasferimento in hotel. Pernottamento.

2° giorno: Teheran -  Prima colazione e incontro con la guida e visita di Teheran, popolosa capitale dell’Iran moderno con i suoi 12 milioni di abitanti. Situata a 1.100 m di altitudine, alle pendici dei monti Alborz, è la sede del governo nonché il centro delle attività commerciali e imprenditoriali del paese. Dopo il giro della città visiteremo il Museo archeologico nazionale dell’Iran che ripercorre la storia dell’arte e della cultura iranica, attraverso reperti archeologici che vanno dal 6.000 a.C. fino al periodo islamico. Il Palazzo Golestan del periodo Qajaro che è situato nella zona vicino al Bazar di Teheran, dove avvenne l’incoronazione degli ultimi Scia Pahlevi. Visita del Bazar di Teheran, uno dei più grandi nel mondo. Sosta per il pranzo e visita al Museo nazionale dei gioielli, allestito nei forzieri sotterranei della Banca centrale iraniana. Ospita i gioielli della corona: un tripudio di pietre preziose, il più grande diamante rosa esistente, il mappamondo tempestato di gemme di Nadir Shah, diademi, corone e molto altro. Il Museo nazionale, il Museo dei gioielli (aperto dal sabato al martedì), il Museo dei tappeti. Cena e pernottamento in hotel.  

3° giorno: Teheran / Kashan / Esfahan - Prima colazione e partenza per Esfahan. Sosta per la visita di Kashan: il giardino di Fin, il mausoleo di Shazdeh Ibrahim, le case storiche di Tabatabai e Abbassian (unici per la loro architettura), la moschea-madreseh di Aqa Bozorg e, tempo permettendo, il Bazar. Arrivo a Esfahan, la città che Shah Abbas I (1587-1629), della dinastia Safavide elesse a sua capitale e che pianificò e abbellì fino a farne la perla del rinascimento persiano. L’arte islamica, sia essa d'ispirazione sacra o profana, raggiunge qui esiti insuperati. Sistemazione in hotel nella camera riservata, cena e pernottamento. (Esfahan raggiunge 1.590 m di altitudine)

4° giorno: Esfahan Prima colazione e intera giornata dedicata alla visita della città a piedi. Ci immergeremo nella bellezza e nel colore della splendida Piazza Reale, polo urbanistico della città  su cui si affacciano: la Moschea reale, il padiglione Ali Qapu, la graziosa “moschea della Regina”, Sheikh Lotfollah. L’Ali Qapu’ è il palazzo dove il sovrano riceveva i suoi ospiti ed era anche una sorta di “porta reale” che dava accesso ai giardini dello Shah, punteggiati di padiglioni che costituiva il “palazzo reale”. Dalla terrazza, Talar, prospiciente la piazza, e adibita a sala del trono estiva, il sovrano poteva seguire gli incontri di polo (di notte giocati con una palla di fuoco!), ma anche le parate militari e le esecuzioni capitali. La piazza o Meidan è una delle più grandi del mondo e veniva usata per gli spettacoli di corte ma anche per i grandi mercati e si esponevano merci provenienti da tutte le regioni limitrofe. La piazza che oggi si presenta con una grande vasca centrale è cinta dalla doppia fila di archi del Bazar e dalla porta monumentale si snoda fra botteghe e caravanserragli per ben 6 chilometri, fino alla Moschea del Venerdì. Di fronte al palazzo reale, la Moschea di Sheikh Lotfollah, riservata al culto dalla famiglia reale, rappresenta l’esempio più raffinato di moschea privata, per la struttura, la decorazione interna modulata da spirali turchesi, e per la straordinaria cupola, che all’interno sembra smaterializzarsi nella luce filtrata da grate di arabeschi invetriati e all’esterno si veste di una superba decorazione blu cobalto e bianca su fondo “caffè latte”. La Moschea Reale, ora Moschea dell’Imam, punto d’arrivo dell’evoluzione, dopo mille anni, della moschea persiana a quattro Ivan. Anche qui il colore gioca nell’alleggerire le strutture, adducendo nel visitatore una sorta di stupore, nel quale la materia si dissolve magicamente e si trasmuta in pulviscolo azzurro cielo. Il Padiglione Hasht Behesht (Otto paradisi) consiste in due gruppi di quattro camere ottagonali, gli otto paradisi che s’innestano attorno ad un ottagono centrale abbellito da una magnifica cupola a lanterna. Le stanze superiori e la lanterna conservano in parte i color originali, sfarzosi e scintillanti: l’oro, il rosso, il blu cobalto. Padiglione di piacere era inserito nel Giardino degli usignoli, attraversato da canali che si intersecavano sotto il padiglione centrale. Anche qui, la verzura, il gorgoglio dell’acqua e il cinguettio degli uccelli, uniti alla bellezza degli affreschi profani, anticipavano in terra le gioie del paradiso. Il Palazzo delle 40 colonne (o Chehel Sotun) è il padiglione dove il re accordava le udienze. È affrescato, secondo una tradizione antica, con pitture che rappresentano eventi storici dell’epoca. Alcune pitture risentono dell’influenza europea, altre mantengono lo stile della miniatura delle corti persiane. Deriva il suo nome dalle colonne del Talar che si riflettono nell’acqua della vasca antistante. Cena in ristorante e pernottamento in hotel.

5° giorno: Esfahan / Izad Khast / Pasargade / Shiraz Prima colazione e visita del resto della città: la Moschea del venerdì, la più grande moschea dell’Iran, la Cattedrale di Vank la chiesa più bella del paese e la colombaia. Partenza per Shiraz, durante il percorso visita a Ized Khast (la cittadella e il caravanserraglio) e Pasargade (il palazzo e la tomba di Ciro il Grande), cene e pernottamento a Shiraz.

6° giorno: Shiraz - Prima colazione e giornata dedicata alla visita della capitale del Fars, città molto antica conobbe momenti di prosperità e di decadenza. Nel 1760 Karim Khan Zand la elesse capitale del suo breve regno. Proprio agli Zand e ai loro successori, i Qajari, (1796-1925) che in qualche modo ne sposarono l’ispirazione artistica, si deve l’incanto di questa piacevole città. I giardini di rose e gli usignoli cantati dai poeti non ci sono quasi più, restano un’immagine letteraria, ma non di meno il profumo delle rose e della vita di corte è ancora lì. Karim Khan Zand vi costruì la Cittadella, (Arg e Karim Khan), sua residenza privata e il delizioso padiglione ottagonale dove riceveva gli ambasciatori stranieri, oggi Museo del Fars. Il bel Bazar, unico in Iran per l’architettura in mattoni dipinti, cui un secolo dopo fu aggiunto il caravanserraglio Saray-e-Moshir. La Moschea Vakil, con l’incantevole decorazione naturalistica di alberi ieratici e ghirlande di fiori appassiti che fu l’ossessione di Pierre Loti e la cui sala di preghiera invernale è sostenuta da 48 colonne monolitiche. Ma Shiraz è anche la città dei grandi poeti, Sa’adi (1209-92) e Hafez (1310-90) che qui sono sepolti e onorati e dei cui versi sono tuttora permeate la lingua e la cultura persiana. La Moschea Atigh, la più antica di Shiraz, la Madrasa del Khan le cui decorazioni di fiori rosa e blu con uccellini ci rimandano agli affreschi dei palazzo safavidi, infine il padiglione e il giardino Narenjestan, fra i più belli di Shiraz. Cena e pernottamento in hotel. 

7° giorno: Shiraz / Persepolis / Naqsh-e Rostam / Shiraz (120 km) - Prima colazione e partenza per l'escursione a Persepolis e Naqsh-e Rostam. Giornata dedicata ai grandi siti archeologici degli Achemenidi e dei Sasanidi. Persepolis, la città sacra fondata da Dario nel 524 a.C. per celebrare il 21 marzo la festa del Nowruz. Lì il Grande Re riceveva le delegazioni dei popoli sottomessi che in lunghe processioni, venivano a offrire doni e tributi. La grande Apadana, la porta di Serse, la sala delle 100 colonne, i delicati bassorilievi; tutto testimonia della grandiosità e dello splendore di questo sito. Fu data alle fiamme dai soldati di Alessandro nel 330 a.C., veniva così colpito il cuore pulsante di quella grande civiltà. Naghsh-e- Rostam, necropoli, luogo di grande suggestione, che conserva le tombe rupestri dei grandi re Achemenidi, e i bassorilievi-manifesto dei re Sasanidi. Ritorno a Shiraz, Dopo cena visita al Mausoleo di Shah-e Cherag uno dei più venerati santuari sciiti, sperando di poter accedere all’interno, dove un tripudio di luci e di specchi, ci riempirà di meraviglia. Cena e pernottamento in hotel. (Altitudine di Persepoli 1.700 m e di Shiraz 1.550 m)

8° giorno: Shiraz / Italia - Prima colazione, trasferimento all'aeroporto internazionale di Dastqeib. Volo per Italia. Arrivo e fine dei nostri servizi. 

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COD/IRANST/PVTITA

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